Pannelli solari

Un pannello solare che imita la fotosintesi: la novità di una startup tutta italiana

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Una grande novità nel campo dell’energia solare arriva da una startup pugliese, che sta per sviluppare dei pannelli solari in grado di imitare le foglie delle piante, chiamati “New Artificial Leaf”. Si tratta di un pannello multifunzionale che sfrutta l’energia solare per generare elettricità, per produrre idrogeno pulito e per depurare l’acqua, rifacendosi al funzionamento delle foglie.

Questa è chiaramente un’innovazione che potrebbe portare numerosi benefici nella vita di tutti i giorni: scopriamo in questo articolo dedicato più nel dettaglio il funzionamento di questo innovativo dispositivo!

Un pannello solare che riproduce il processo della fotosintesi

Il pannello solare è stato progettato dalla startup Green Independence, una società fondata nel 2020 a Brindisi da Alessandro Monticelli e da Marta Pisani. L’impresa emergente ha ricevuto investimenti privati da 1,4 milioni in euro e, tra i sostenitori, c’è anche il fondo Cdp Venture Capital di Cassa depositi e prestiti.

Di recente, Green Independence si è aggiudicata i bandi Smart&Start di Invitalia e TecnoNidi della Regione Puglia, per un totale di 850 mila euro. Questo pannello è stato pensato per ricreare il processo della fotosintesi, andando a catturare l’energia solare per produrre elettricità e per purificare oppure desalinizzare l’acqua. L’elettricità generata, insieme all’acqua trattata, viene usata in un secondo momento per produrre idrogeno verde direttamente in loco.

fotosintesi

Come funziona il dispositivo “New Artificial Leaf”?

I pannelli solari “New Artificial Leaf” di Green Independence sono innovativi sotto diversi aspetti, perché sono in grado di fondere diverse tecnologie all’interno di un unico dispositivo: infatti, come un classico pannello fotovoltaico, convertono l’energia solare in elettricità, ma il calore, anziché andare sprecato, fornisce l’input alla dissalazione. All’interno dei dispositivi è contenuto anche un elettrolizzatore miniaturizzato, necessario per la produzione di idrogeno con un processo che scinde l’acqua attraverso il passaggio della corrente elettrica.

L’idrogeno verde, poi, può venire utilizzato come combustibile pulito oppure come vettore di accumulo dell’energia generata in eccesso durante la giornata: in questo modo, “ridiventa” elettricità attraverso una cella a combustibile (a parte), producendo anche acqua pulita. Il dispositivo è indipendente dalla rete elettrica e può permettere agli impianti industriali di valorizzare le acque di scarto.

Dove poter impiegare questi pannelli?

La tecnologia di questa startup pugliese si rivolge principalmente ai settori industriali e dei trasporti, che sempre più spesso devono impiegare nelle loro attività delle soluzioni sostenibili per ridurre le emissioni e ottimizzare i costi energetici, ponendo un’attenzione particolare alle aziende impegnate nella decarbonizzazione delle proprie attività. Il dispositivo “New Artificial Leaf” è in grado di soddisfare anche i fabbisogni del settore agricolo, delle comunità non collegate alla rete elettrica e delle aree con scarsità idrica, alle quali può garantire l’accesso a energia pulita e acqua potabile.

Tutto questo contribuisce alla creazione di comunità energetiche e all’autosufficienza locale, eliminando la dipendenza da infrastrutture centralizzate e riducendo la necessità di stoccaggio e trasporto dei vettori come, ad esempio, l’idrogeno. L’integrazione dei processi di generazione elettrica e di accumulo potrebbe rendere in alcuni contesti il “New Artificial Leaf” una valida alternativa ai pannelli fotovoltaici tradizionali e alle batterie al litio, due tecnologie cruciali per la transizione ecologica di cui la Cina domina la manifattura. La startup Green Independence insiste sulla maggiore efficienza della sua “foglia artificiale”, dato che un chilo di idrogeno può accumulare duecento volte più energia di una batteria dalla stessa massa.

Una valida alternativa ai pannelli fotovoltaici tradizionali

Tuttavia, l’influenza cinese sul Green Deal europeo non è limitata solamente ai prodotti finiti, ma si estende anche sull’intera filiera, a partire proprio dalle materie prime impiegate. Alcune nuove clean tech, come ad esempio le batterie al sodio o quelle all’anidride carbonica, puntano proprio a ridurre il contenuto di metalli critici al fine di mitigare questa dipendenza cinese e anche per offrire una maggiore convenienza economica. Con questo obiettivo, l’elettrolizzatore integrato all’interno del “New Artificial Leaf” non contiene platino, poiché lo scopo di Green Independence è sviluppare delle soluzioni che possano essere sostenibili non solo in termini di energia, ma anche di materiali.

Infatti, ridurre l’uso di metalli critici è fondamentale per abbassare l’impatto ambientale complessivo; inoltre, la dipendenza dalle materie prime rare espone le economie a rischi di instabilità geopolitica, che derivano dalle fluttuazioni di mercato e dalle tensioni commerciali tra i principali paesi esportatori e importatori. Dunque, puntare su soluzioni che ne minimizzano l’uso significa contribuire a un’economia circolare e più equa, che vada a ridurre la vulnerabilità delle supply chain globali e che possa al contempo garantire una maggiore scalabilità e convenienza.

Green Independence ha come prossimo obiettivo l’industrializzazione della tecnologia e la startup sta procedendo all’installazione del primo impianto dimostrativo su larga scala in Emilia-Romagna, con lo scopo di creare una linea di produzione scalabile e consolidare partnership strategiche con aziende leader nel settore energetico.

Un passo concreto verso il futuro per uno stile di vita più sostenibile

Questa soluzione si rivela essere innovativa sotto diversi punti di vista, ed è certamente un concreto passo avanti nel campo dello sfruttamento delle fonti di energia rinnovabili. Infatti, al fine di poter tutelare al meglio l’ambiente, al giorno d’oggi è necessario investire in fonti di energia di questo tipo, che siano pulite ed inesauribili, come ad esempio proprio quella solare.

Questa soluzione, infatti, è l’unica che ci permetterà di poter ridurre i danni arrecati al nostro Pianeta dopo lo sfruttamento sregolato di combustibili fossili. Al momento, un’opzione vantaggiosa che puoi pensare di adottare anche tu è certamente l’installazione di un impianto fotovoltaico: se desideri cominciare a contribuire alla diffusione di uno stile di vita green e sostenibile, allora scegli per la tua casa o per la tua attività un impianto fotovoltaico che possa ridurre le emissioni di gas inquinanti e abbattere i tuoi costi in bolletta.

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