L’importanza del fotovoltaico diventa ogni anno più evidente, poiché è un sistema cruciale per attuare una transizione verso un sistema energetico sostenibile e basato su fonti rinnovabili. Infatti, in base ai dati raccolti da Terna (società italiana operatrice delle reti di trasmissione dell’energia elettrica), è stato evidenziato come nel corso del 2023 il fotovoltaico abbia raggiunto il record storico di produzione con 30,6 TWh, andando quindi a contribuire notevolmente alla soddisfazione del fabbisogno energetico complessivo nazionale.
Proprio a sostegno di questa scelta estremamente ecosostenibile sono stati prorogati diversi incentivi che ne promuovono la sua applicazione, portando ad un vantaggio legato sia al fattore ambientale sia a quello economico. Grazie a queste detrazioni, infatti, è possibile ottenere un risparmio sull’installazione dei pannelli solari nella propria casa e contribuire alla creazione di un modello di economia circolare totalmente green. In particolare, la detrazione pari al 50% dedicata all’installazione di impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo si dimostra essere particolarmente vantaggiosa per chi decide di intraprendere la strada verso la transizione ecologica.
Uno sconto fiscale del 50% sui pannelli solari
Data la crescente importanza di questo tipo di interventi, l’installazione di un impianto fotovoltaico risulta tra le operazioni che possono godere di agevolazioni fiscali, con una detrazione del 50% fino a fine anno su una spesa massima di 96.000 euro. Questo incentivo è pensato solamente per i pannelli solari destinati ad un consumo domestico, in grado di raggiungere una potenza massima di 20 KW.
L’applicazione dei pannelli può avvenire sia sul tetto della propria abitazione sia su una pertinenza, come, ad esempio, un garage o un’autorimessa. L’agevolazione fiscale risulta totale, dal momento che non riguarda solamente i costi per l’acquisto e la posa dei pannelli solari, ma anche tutte le spese legate strettamente all’intervento in se’, partendo da quelle edilizie fino ad arrivarea quelle di tipo tecnico per la dichiarazione di conformità dell’impianto e la sua messa a norma.
Il limite di spesa contemplato dalla detrazione vale sia per l’impianto che per il sistema di accumulo, in quanto quest’ultimo costituisce una componente fondamentale dell’impianto stesso. Infatti, l’installazione di un sistema di batterie di accumulo può godere di detrazione fiscale qualora sia un’operazione contestuale oppure successiva a quella dell’impianto fotovoltaico, dal momento che è un elemento strettamente collegato a quest’ultimo e ne migliora largamente le sue potenzialità.
Scegliere un impianto fotovoltaico si rivela quindi estremamente vantaggioso per il proprio futuro: in questo modo, infatti, è possibile ottenere un risparmio economico ed energetico, contribuire alla creazione di un’economia green basata sull’utilizzo di fonti di energia totalmente rinnovabilie diminuire l’emissione di gas inquinanti.
L’efficientamento energetico ed il risparmio energetico
L’installazione di un impianto fotovoltaico è un intervento che rientra nella categoria delle operazioni volte all’efficientamento energetico. Con questo termine si includono tutte le azioni attuate con lo scopo di ottimizzare lo sfruttamento delle fonti energetiche, in modo tale da poter armonizzare il rapporto tra fabbisogno energetico ed emissioni inquinanti.
Il concetto indica dunque la capacità di ottenere un determinato risultato consumando una minor quantità di energia e incrementando la qualità delle prestazioni: migliorare l’efficienza energetica significa quindi sfruttare l’energia razionalmente e ridurre ed eliminare gli sprechi.
Scegliere un impianto fotovoltaico per la propria abitazione o attività significa quindi abbracciare appieno questa filosofia volta ad impiegare al meglio l’energia prodotta, rispettando l’ambiente grazie allo sfruttamento di una fonte rinnovabile ed alla conseguente riduzione delle emissioni inquinanti.
Quali sono i vantaggi del fotovoltaico?
Come già accennato in precedenza, oltre alla possibilità di beneficiare di incentivi ed agevolazioni fiscali, l’uso di questa tecnologia porta numerosi vantaggi sia sul piano ambientale sia su quello economico.
In termini economici, infatti, l’impianto fotovoltaico si dimostra essere una scelta vincente in quanto in grado di abbattere fino all’80% i costi della bolletta: grazie all’impianto fotovoltaico, infatti, si va a ridurre drasticamente il prelievo di energia elettrica dalla rete grazie all’autoconsumo, sfruttando l’elettricità generata dal proprio impianto per soddisfare parzialmente o completamente il proprio fabbisogno energetico.
A livello ambientale, invece, questa scelta dà la possibilità di produrre energia elettrica pulita. I pannelli fotovoltaici, infatti, basano il loro funzionamento sullo sfruttamento dell’energia solare, che viene poi trasformata in energia elettrica green riducendo l’emissione di gas serra e contribuendo alla trasformazione energetica ed alla diffusione dell’utilizzo di fonti di energia rinnovabili. Questo investimento, infatti, promuove un modello di economia sostenibile con un grande impatto positivo sul Pianeta.
Infine, con l’installazione di un impianto fotovoltaico domestico viene aumentata la propria indipendenza energetica, il valore dell’immobile e la sua efficienza energetica.
Come funziona un impianto fotovoltaico
Per comprendere appieno tutti i benefici che questo sistema può portare nella vita di tutti i giorni è necessario avere ben chiaro il suo funzionamento. Attraverso l’impianto fotovoltaico è infatti possibile produrre energia elettrica sfruttando i raggi del sole, una fonte rinnovabile ed inesauribile, riducendo al minimo i costi energetici e raggiungendo uno stile di vita sostenibile.
Un impianto fotovoltaico è un impianto elettrico in grado di catturare l’energia del sole grazie all’azione dei “moduli fotovoltaici”, elementi costituiti da singole celle di silicio che hanno il compito di trasformare la radiazione solare in energia elettrica. Quest’ultima viene successivamente convertita nella stessa tipologia di energia usata dagli apparecchi residenziali grazie all’azione dell’inverter.
Esistono due tipologie di impianti fotovoltaici: quelli connessi alla rete elettrica locale e quelli isolati dalla rete. I primi lavorano in parallelo con la rete elettrica che alimenta la casa, e la produzione viene integrata con quella proveniente dalla rete, con la parte prodotta dall’impianto che eccede venduta a quest’ultima. Dal momento che convivono con i tradizionali impianti elettrici, il loro utilizzo può essere alternato con quello della rete elettrica locale. Gli impianti isolati, invece, sono completamente indipendenti dalla rete elettrica.
La batteria di accumulo ed il suo funzionamento
Un altro elemento fondamentale per migliorare le prestazioni del proprio impianto fotovoltaico è sicuramente la batteria di accumulo. Quest’ultima è una grande alleata per sfruttare al massimo l’energia solare per la produzione di energia elettrica green e per ottimizzare l’autoconsumo, andando a coprire il proprio fabbisogno energetico. Infatti, nel
fotovoltaico con accumulo la batteria viene utilizzata per immagazzinare l’energia prodotta dall’impianto, così da poter conservare quella in eccesso e poterla poi utilizzare in un secondo momento, quando l’impianto non sta producendo nuova elettricità, come ad esempio di notte o durante una giornata nuvolosa.
In un impianto fotovoltaico, la batteria può essere integrata, quindi accoppiata con l’inverter, oppure esterna e collegata ai pannelli solari con accumulo. Quest’ultima soluzione si dimostra essere più funzionale, poiché permette maggior libertà di scelta. Essendo l’accumulo fotovoltaico un sistema di batterie al litio, queste ultime vanno installate secondo le linee guida disposte dal GSE (Gestore dei servizi energetici), nel pieno rispetto delle configurazioni consentite per lo stoccaggio dei sistemi fotovoltaici per la produzione di energia elettrica dei pannelli solari. Le batterie possono essere installate lato produzione tra l’impianto e l’inverter, in modo monodirezionale (con le batterie che possono essere ricaricate soltanto dall’impianto fotovoltaico) oppure bidirezionale (con l’accumulo che può venire ricaricato anche dalla rete elettrica). Talvolta è possibile anche l’installazione bidirezionale post-produzione, con le batterie collocate dopo l’inverter fotovoltaico.
L’Italia e le energie rinnovabili
A sostegno dell’impegno ambientale mostrato negli ultimi anni da parte di molti cittadini, oggi l’Italia ha assunto diversi importanti impegni volti all’efficientamento energetico ed al raggiungimento di elevate quote di produzione di energia da fonti rinnovabili. Questo atteggiamento è stato perseguito con l’intenzione di volgere sempre di più uno sguardo di attenzione verso l’ambiente e il nostro Pianeta, al fine di tutelarlo e preservarlo. Grazie allo sfruttamento di fonti di energia rinnovabile – come ad esempio quella solare, eolica o idroelettrica – è possibile mettere in atto un sistema produttivo ecosostenibile che possa a mano a mano mettere da parte l’utilizzo di sostanze inquinanti come i combustibili fossili.
Il 2023 è stato un anno da record per l’Italia circa l’uso delle fonti rinnovabili. Infatti, secondo le rilevazioni raccolte da Terna, queste ultime lo scorso anno hanno coperto complessivamente il 36,8% della domanda, registrando un miglioramento rispetto al promettente 31% del 2022. Questo aumento è dovuto al contributo di tutte le fonti utilizzate, in particolare per il 38,2% in idroelettrico (+36,1% rispetto al 2022), per il 28,4% in eolico (+15,1%), per il 14% in fotovoltaico (+10,6%) e per il restante in termoelettrico e geotermico (in calo, rispettivamente, del 17,4% e 1,9%). Da questo studio è possibile comprendere appieno la costante crescita produttiva del fotovoltaico, che ogni anno raggiunge risultati sempre più incoraggianti.
Il picco si è registrato a giugno 2023, quando la produzione totale di elettricità è stata per il 44,3% green. Questo risultato rappresenta un importante traguardo nel settore dell’energia, e dimostra l’importanza che le fonti rinnovabili ricoprono nella nostra società. Tra tutte le fonti sfruttate in testa si trovano l’idroelettrico ed il fotovoltaico, chehanno pesato rispettivamente per il 43,5% e il 31,4%, superando le biomasse (12,1%), l’eolico (9,2%), ed il geotermico (3,8%). Questi dati mettono ancora una volta in luce la possibilità di attuare la transizione ecologica a partire proprio dalle nostre case: infatti, queste percentuali in costante crescita anno dopo anno dimostrano la capacità concreta di poter sostituire completamente i combustibili fossili, una fonte di inquinamento nocivo per la nostra salute e per il nostro benessere.
Le conseguenze dell’inquinamento e la necessità di una transizione ecologica
Queste politiche green sono perseguite proprio per diminuire l’inquinamento, una piaga che affligge il nostro Pianeta e che porta ad una situazione ambientale difficilmente sostenibile ancora per molto tempo.
In Europa, il primo paese per morti attribuibili all’inquinamento atmosferico è, sfortunatamente, l’Italia, con circa 80 mila decessi prematuri all’anno. Secondo diversi studi attuati dalla Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima), per combattere lo smog delle città è necessario modificare le abitudini quotidiane della popolazione partendo proprio dagli edifici privati, tra i maggiori produttori di gas inquinanti.
Infatti, in Italia le patologie dell’apparato cardiovascolare rappresentano la prima causa di morte (come, ad esempio, eventi coronarici e infarto miocardico acuto che portano a 9.000 casi all’anno, oppure ictus cerebrali con 12.000 casi all’anno), seguiti poi dalle patologie dell’apparato respiratorio (che causano circa 7.000 decessi prematuri all’anno): per questo motivo è imprescindibile ridurre drasticamente le principali sorgenti emissive dell’inquinamento atmosferico.
Come accennato in precedenza, una delle principali cause di smog nel nostro Paese è rappresentata dagli edifici privati, in particolare i riscaldamenti delle abitazioni: serve quindi modificare le abitudini quotidiane razionalizzando i consumi energetici, limitando gli orari di accensione degli impianti e abbassando le temperature in casa. Diventa, dunque, necessario effettuare una transizione ecologica il prima possibile, per cercare di eliminare gradualmente l’emissione delle sostanze inquinanti. L’utilizzo di fonti di energia rinnovabili e sostenibili al posto dei combustibili fossili diventa fondamentale, al fine di promuovere un’economia circolare attenta all’ambiente ed alla sua tutela.